Sfinci siciliani
Gli sfinci siciliani o sfinge o addirittura crespelle a seconda della zona, sono dei dolci antichissimi, conosciuti addirittura durante il dominio arabo, infatti la parola sfinci deriva dalla lingua araba che significherebbe spugna.
Gli sfinci siciliani sono dei dolci lievitati , fritti in abbondante olio di semi, pochi ingredienti, infatti è un dolce molto povero, nell’impasto sono presenti le patate che danno morbidezza a questo dolce della tradizione popolare siciliana.
Potete trovare gli sfinci in tutte le piazze,durante le feste o il carnevale sopratutto.
Quindi quest’anno a carnevale Sfinci Siciliani.
L’impasto è senza zucchero, lo zucchero insieme alla cannella li incontreremo subito dopo la cottura
INGREDIENTI :
150 g di farina 00
100 g di farina di semola
125 g di patate
7 g di lievito di birra
Olio per friggere
Per decorare
Zucchero semolato q.b.
Cannella q.b
PROCEDIAMO :
Per prima cosa bollite le patate, io le ho pesate e bollite senza buccia.
Una volta fredde, schiacciate le patate e unitele alla farina,che metterete in una ciotola,mescolando con attenzione.
Sciogliete il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
Aggiungete il lievito sciolto nella farina, iniziate ad impastare con una forchetta.
Aggiungete dell’acqua durante l’impasto.
Dovrete ottenere un impasto morbido morbido ma non liquido.
Coprite la ciotola con la pellicola alimentare e lasciate lievitare per un’ora. Se casa vostra è un pochino fredda coprite la ciotola con una coperta .
Scaldate l’olio di semi per friggere gli sfinci siciliani, fate la prova stecchino, se vedrete delle bollicine intorno al legno l’olio sarà pronto per la cottura.
Con l’aiuto di due cucchiai formate delle palline, tuffatele nell’olio profondo e friggete finché non saranno belle dorati.
Passate le palline cotte in un mix di zucchero e cannella.
La mia è una dose per single, se volete potete aumentare le dosi, ricordate che con un kg di farina va un panetto da 25 g di lievito di birra.
Questo è un tipico dolce di carnevale,divertitevi a friggere.
Alla prossima.